Oggi vi parlo di un luogo
lontanissimo dalla mia casa, un’isola distante nel tempo e nello spazio, che
però è sempre vicina al mio cuore: Avalon, l’isola delle mele, dall’antico gallese
afal o aval, mela, appunto.
Geograficamente molti la
identificano con l’attuale Glastonbury, nel Somerset, nel sud-ovest dell’Inghilterra,
ma io credo che Avalon sia soprattutto un luogo dello spirito. Un luogo di
trasformazione, un’isola cui giungono le anime dei defunti in attesa di
rinascita, ma anche gli spiriti degli iniziati che devono superare qualche
prova per poter progredire nel loro cammino. Le tradizioni sono molteplici, e
io per prima non penso vi sia un’interpretazione univoca di un luogo così
magico; credo che chiunque si trovi a percorrere un determinato cammino arrivato
a un certo punto senta qual è la sua verità. La visione a me più cara di Avalon
rimane quella che la vuole dimora di Morgana, la fata, l’incantatrice, la guaritrice,
e la guardiana delle fonti sacre.
Perché sono partita da così
lontano per presentarvi il lavoro di oggi? Bene, dovete sapere che ad Avalon
sgorgano due sorgenti, la White Spring, dall’acqua calcarea, e la Chalice Well,
la cui acqua è invece ferrosa. Il bianco e il rosso sono colori che hanno un
forte valore simbolico e tradizionalmente indicano il ciclo di nascita, vita,
morte e rinascita. Scegliendo di immergerci in queste acque intraprendiamo un
lungo percorso di trasformazione, che in realtà non finirà mai. Ho deciso di
creare questa sciarpa per me, il motivo a onde l’ho scelto come richiamo al
movimento incessante dell’acqua, e i colori, alternati, perché vita e morte si
alternano sempre, per ricordarmi da dove vengo – e dove sto andando.
Nota: le informazioni che ho condiviso
con voi in questo post, insieme a molte altre, le potete trovare nel libro “Avalon”
di N.R. Mann, mentre le riflessioni personali sono, per l’appunto, opera mia. È
difficile per me parlare di questo tema così personale, ma ci tenevo a
condividere un’opera che ha un significato profondo cercando di spiegarlo il
meglio possibile. Spero di esserci riuscita…
Today I want to tell you about
a place that is far from my home, an island far away in space and time, but
always near to my heart: Avalon, the isle of apples, from Old Welsh “afal” or “aval”,
meaning “apple”.
Many consider Glastonbury,
Somerset, in the South-West of England, to be the geographical Avalon, but I
think this isle is most of all a place of the soul. A place of transformation,
an isle where the souls of the dead gather waiting to be reborn, and where the
spirits of the initiates may have to come through some kind of tests to go on
with their spiritual paths. There are many traditions, and I’m the first to think
that such a magical place cannot have just one meaning; I believe that everyone
who finds themselves on such a path one day or another feels which is their own
truth. To me, Avalon is home to Morgan le Fay, the enchantress, the healer, and
the keeper of the sacred wells.
Why did I start from so far to
talk to you about today’s work? Well, you have to know that in Avalon there are
two springs, one is the White Spring, with calcareous water, the other is the
Chalice Well, with ferrous water. White and red are colours with a strong
symbolic meaning and they traditionally stand for the cycle of birth, life,
death and rebirth. By choosing to merge into these waters we undertake a long
way of transformation, that will never finish. I’ve decided to make this scarf
for me, its wavy pattern is a reference to the constant moving water, and the
colours are alternated, for life and death always interchange, to remind me
where I come from – and where I’m going.
Note: you can find the
information I shared with you in this post, with many others, in N.R. Mann’s
book “Avalon”, while the personal consideration are, of course, mine. It’s hard
for me to talk about such a personal subject, but I really wanted to share with
you all a work so meaningful, and I tried to explain the reason why it’s so
special to me in the best way I could. I hope I made it…
Bellissima la sciarpa ,ma ancora più bella e affascinante la storia che sta dietro la sua creazione.Grazie per la condivisione!
ReplyDeleteperchè uno pensa che una sciarpa è una sciarpa, e invece no... è magia...
ReplyDeleteBellissima, sia la sciarpa che la storia.
ReplyDeleteStefy
What a great idea, your scarf is a magical beauty ♥. Thanks for this wonderful post, Melatia, I like it very much! I know this secret world or 'place between the lives' as "Sommerland" ( = summer land) and like to call it that way, but as you said, there are several meanings and I like the idea of "Avalon" as well :-). Have a magical day!
ReplyDeleteNata
What a beautiful story behind the scarf! And it looks very pretty :) Thanks for sharing!
ReplyDeleteTake care
Anne
http://crochetbetweentwoworlds.blogspot.de