In questi giorni una coltre candida e soffice ha ricoperto il bosco di una fredda pace. Tutto intorno i fiocchi di neve si rincorrono in vortici improvvisi, raccogliendosi sugli alberi e sulla terra, nascondendo gli arbusti e le rocce. Il canto del vento accompagna la loro danza, e se si trattiene il respiro si riesce ad udirli mentre si sfiorano, mentre carezzano le poche foglie non ancora cadute, i rami spogli, per posarsi infine l’uno sull’altro a creare una coperta sulla terra addormentata. Questa è la magia della notte di Imbolc, la Candelora dei tempi più recenti, la notte che segna il lento ritorno della luce dopo i mesi più bui. La primavera è ancora lontana, ma gli agnelli stanno per venire alla luce e mentre alcuni fiori coraggiosi si preparano a fare capolino tra i ghiacci. Imbolc è la festa in cui si onora Brighid, la dea del fuoco che accende le menti di artigiani e poeti, la dea che aiuta a guarire da ogni tipo di ferita. Questi mezzi guanti sono ispirati alla sua fia...